Il Biofiller CGF, a base di fattori di crescita piastrinici, rappresenta oggi una delle frontiere più evolute dell’estetica naturale.
Scopriamo insieme come funziona e perché è così apprezzato.
La nuova frontiera dell’estetica rigenerativa
In un’epoca in cui l’attenzione alla naturalità è sempre più sentita, la medicina estetica risponde con trattamenti innovativi che valorizzano ciò che il corpo possiede già: le proprie cellule. Il Biofiller CGF (Cellular Growth Factors) è uno di questi: una tecnica di biorigenerazione che impiega i fattori di crescita piastrinici, ottenuti dal sangue del paziente stesso, per migliorare l’elasticità della pelle, ridurre le rughe e contrastare i segni dell’invecchiamento in modo delicato e armonioso.
Cos’è il CGF e come funziona
Il CGF è un concentrato di piastrine ottenuto tramite un particolare processo di centrifugazione del sangue. Da questo procedimento si ricavano le componenti più preziose: i fattori di crescita, proteine biologicamente attive in grado di stimolare la rigenerazione cellulare, la produzione di collagene e l’idratazione profonda dei tessuti. Una volta isolati, questi fattori vengono iniettati nelle zone da trattare sotto forma di biofiller autologo. Non si tratta di un filler classico con acido ialuronico o materiali sintetici: il CGF è completamente naturale, biocompatibile e privo di rischi allergici o rigetti.
I benefici: risultati naturali, armoniosi e duraturi
Chi si sottopone a un trattamento con Biofiller CGF nota un miglioramento progressivo della qualità della pelle, più compatta, luminosa e levigata. I risultati non sono artificiali, ma si sviluppano in modo graduale, accompagnando la fisiologia del viso senza modificarne i tratti.
I benefici
Tra i principali benefici si annoverano la riduzione delle rughe sottili e dei segni di espressione, l’aumento dell’elasticità cutanea, l’effetto tensore naturale, il miglioramento della texture della pelle, la stimolazione della microcircolazione, a fronte di nessun rischio di reazioni avverse.

Dr. Rocco Cerra, medico chirurgo
Una scelta sicura, adatta a tutti
Il trattamento è minimamente invasivo, richiede solo un semplice prelievo di sangue e può essere effettuato in ambulatorio, senza anestesia generale e con tempi di recupero ridotti. Grazie alla sua composizione autologa, il Biofiller CGF è indicato anche per pazienti allergici o particolarmente sensibili, e può essere utilizzato non solo per il viso, ma anche per collo, décolleté e mani.
A chi è consigliato?
Il trattamento con CGF è adatto a chi desidera migliorare l’aspetto del proprio viso in modo naturale e progressivo, senza stravolgere i lineamenti o ricorrere a soluzioni invasive. È particolarmente indicato dai 30 anni in su, quando cominciano a comparire i primi segni del tempo, ma può essere utile anche in età più avanzata per il mantenimento della tonicità cutanea.
La bellezza autentica parte da dentro
Come sottolineano molti esperti del settore, il grande vantaggio del CGF è la sua capacità di valorizzare la bellezza individuale, agendo in armonia con il corpo e rispettando l’unicità di ogni viso. Non a caso, sempre più professionisti della medicina estetica lo propongono come alternativa “intelligente” ai filler sintetici. “Non si tratta solo di estetica, ma di benessere globale della pelle. Il CGF stimola la rigenerazione cellulare, migliora la circolazione e nutre i tessuti in profondità”, commenta il dr. Rocco Cerra, medico chirurgo esperto del tema.
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Dr. Rocco Cerra – Lugano – Milano – Napoli
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